Ogni Stagione hai il suo tartufo.
Pregiati tartufi interi, conservati in acqua e sale, senza coloranti né conservanti aggiunti.
Deliziose creme ottenute con il più prezioso dei tartufi.
Dal sapore intenso e prezioso, senza coloranti né conservanti aggiunti, per esaltare le tue portate.
Deliziose creme ottenute con il tartufo nero estivo.
Senza coloranti né conservanti aggiunti, consigliata particolarmente per i primi piatti.
Per chi non si accontenta…
Salumi, formaggi, pasta, digestivi e molto altro.
Quel tocco di classe su qualsiasi piatto sia freddo che caldo.
Confezioni regalo per ogni occasione.
E’ considerato il tartufo pregiato per eccellenza per le sue caratteristiche inconfondibili e rarissime e anche per la scarsità di esemplari che se ne reperiscono ogni anno.
In Abruzzo trova particolare diffusione in provincia di Chieti (media e alta Val di Sangro e aree interne del vastese), zone di produzione sono presenti anche nelle province di L’Aquila (Valle Roveto), Teramo e Pescara. Oltre che in Abruzzo lo si ritrova anche in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Toscana, Molise, Veneto, Lazio e Campania.
Dimensioni: dalla grandezza di un pisello a quella di una grossa arancia, a volte anche di dimensioni maggiori (in qualche caso anche oltre 1 kg.);
Peridio: è liscio, di colore variabile dal giallo al grigio a volte con sfumature bruno-ruggine;
Gleba: la colorazione varia dal grigio chiaro fino al nocciola ed è solcata da venature più chiare e sottili;
Spore: di forma sferica con superficie esterna alveolata a maglie molto larghe (in genere in numero di 3 o 4), sono riunite da 1 a 4 negli aschi;
Odore: forte, gradevole, ricorda il metano o il formaggio fermentato ed è dovuto ad un composto (bismetiltiometano) prodotto anche artificialmente per aromatizzare alimenti al tartufo; il profumo viene alterato dalla cottura per cui viene consumato preferibilmente crudo;
Periodo di maturazione: il periodo ottimale si colloca da ottobre fino a dicembre e si evidenzia dal profumo intenso e dalla colorazione più scura della gleba.
La “famiglia dei bianchetti” comprende diverse specie di cui la migliore è il T. borchii o T. albidum detto anche “marzuolo” o “tartufo di pineta”; tra le altre specie non commerciabili troviamo il T. maculatum, il T. foetidum, il T. puberulum, il T. dryophilum.
Dimensioni: quasi sempre di dimensioni piccole o medio piccole, i carpofori di solito hanno grandezza di una nocciola, quasi mai raggiungono la grandezza di un uovo di gallina;
Peridio: liscio di colore biancastro o giallastro tendente al rossiccio, presenta piccole setole incolori che si ritrovano anche nelle micorrize e che rappresentano un carattere distintivo rispetto al più pregiato T. magnatum;
Periodo di maturazione: da fine dicembre a fine aprile.
Dimensioni: variano da quelle di una nocciola a quelle di un’arancia, non di rado può raggiungere il peso di 200-300 gr.;
Peridio: nero rugoso, verruche poco pronunciate, depresse all’apice con tonalità rossastre alla base. Queste caratteristiche sono tipiche del melanosporum e permettono di distinguerlo da altre specie di nero;
Gleba: grigia nei carpofori immaturi, diventa nero violacea a maturazione, è solcata da venature bianche, numerose, sottili e collegate tra loro (anastomizzate);
Spore: di forma ellittica, non alveolare, di colore bruno e aculeate, sono riunite in aschi in numero da 2 a 6;
Odore: delicato e gradevole, si attenua con la cottura;
Periodo di maturazione: da novembre a marzo.
Le piante più ricorrenti nella simbiosi sono: le querce (roverella in particolare ma anche leccio) il nocciolo, il carpino nero e il cisto.
Dimensioni: le dimensioni medie sono piuttosto elevate e variano di solito dalla grandezza di una nocciola a quella di una mela, può arrivare anche al peso di 400 -500 g;
Peridio: di colore nero con verruche grossolane pronunciate e piramidali;
Gleba: inizialmente biancastra poi di colore nocciola con venature più chiare, la polpa risulta in generale più chiara rispetto agli altri tartufi neri;
Spore: in numero da 1 a 6 per asco, di forma ovoidale o ellittica, di colore ocra e reticolate;
Odore: i carpofori immaturi con polpa biancastra risultano inodori mentre a maturazione emanano un tenue e gradevole profumo fungino o di nocciole;
Periodo di maturazione: da maggio a settembre.
Per le sue caratteristiche in comune con lo scorzone veniva considerato una varietà del nero estivo; recentemente, per via molecolare, è stato accertato che si tratta di una specie unica. Tuttavia la legislazione italiana e quella francese considerano T.aestivum e T. uncinatum come due specie distinte per l’esigenza di valorizzare maggiormente quest’ultimo che è decisamente migliore rispetto al T. aestivum.
Dimensioni: le dimensioni medie sono più piccole dello scorzone;
Peridio: di colore nero con verruche grossolane ma meno pronunciate rispetto all’estivo;
Gleba: a completa maturazione assume tonalità più scure rispetto all’estivo;
Spore: in numero da 1 a 5 per asco, di forma ovoidale o ellittica, di colore ocra e reticolate;
Odore: a maturazione emana un gradevole profumo, più spiccato rispetto all’estivo e per questo più pregiato;
Periodo di maturazione: da settembre a dicembre.